Shopify + freelance (tipo me)
In oltre 15 anni di gloriosa carriera nel mondo digitale, ho realizzato circa 30 e-commerce. Di questi, solo uno ha generato utili. Uno su trenta. E no, non c’è nulla di strano: il 90% degli e-commerce sono progetti fallimentari. Altro che storie di successo da LinkedIn.
Ma non disperate: se volete comunque lanciarvi nel meraviglioso (e insidioso) mondo del commercio elettronico, qualche trucco per non fare la fine del pollo da spennare c’è. Ecco come.
COME NON FARE LA FINE DEL POLLO
1. Non spendete un capitale in fase di avvio
Il vero business, ad oggi, non è vendere online, ma vendere la costruzione degli e-commerce: siti, SEO, social media, funnel, marketing strategico... tonnellate di aria fritta.
Morale: non fatevi intortare con proposte "copia incolla" da migliaia di euro. Non siete una startup della Silicon Valley, siete solo persone che vogliono vendere qualcosa senza farsi rapinare!
2. Evitate il fai-da-te e i cugini “esperti”
Soluzioni tipo WordPress + WooCommerce sembrano economiche e semplici. Poi ti ritrovi con un sito lento, instabile e poco sicuro, mantenuto da tuo cugino smanettone (che sparisce quando qualcosa va storto, e vi assicuro con WooCommerce è quasi matematico...).
È già un settore a rischio. Se poi ci entri come l’Armata Brancaleone, sei già fuori prima ancora di provarci.
3. Occhio alle agenzie e ai “professionisti blasonati”
Hanno portfolio scintillanti e slide motivazionali. Poi dopo due anni e migliaia di euro spesi, ti dicono con sguardo compassionevole:
"Abbiamo fatto tutto il possibile... ma il progetto non funziona."
E magari aggiungono pure tra le righe che la colpa è un po’ tua: poco budget, poca pubblicità, poco entusiasmo. Certo.
LA SOLUZIONE
Senza troppi giri di parole: Shopify.
No, non è una marchetta. Non c'è nessun link affiliato in questo sito, detesto quel genere di comportamento.
Shopify è una piattaforma closed source, stabile, sicura e facilissima da usare. Bastano 27€ al mese (o 230€ l’anno) e siete online con un e-commerce professionale.
Magari fatevi dare una mano nella configurazione iniziale da un freelance competente (esempio totalmente a caso: io).
VANTAGGI
Una volta impostato il negozio, sarete liberi e autonomi: niente canoni da urlo, niente sviluppatori da pregare per ogni modifica, niente stress.
E se proprio vi serve una mano in futuro, trovare un esperto Shopify è facile.
Risultato?
Più soldi per la pubblicità.
E sì, purtroppo la pubblicità serve, ma ci arriviamo tra poco.
MARKETING (ovvero: dove si piange)
Qui entriamo nella giungla più nera e pericolosa.
Il marketing online è pieno di gente capace di vendere ghiaccio agli eschimesi…
Diffidate di chi vi propone strategie tipo:
“Investiamo 800€ per guadagnare 500€, ma ci facciamo conoscere!”
Follia.
Oppure:
“Facciamo Google Ads così miglioriamo anche il posizionamento organico.”
Bugia.
Nel 90% dei casi, chi gestisce campagne pubblicitarie non rischia nulla. I soldi sono i vostri, i test sono i vostri, le perdite... indovinate di ci sono.
Fate un esperimento: proponete loro un compenso a percentuale sui guadagni. Vediamo quanti accettano.
Piccola cattiveria: vi siete mai chiesti perchè nessun webmaster e nessun "professionista" del marketing investono in un e-commerce?
Io lo sò...
CONCLUSIONE
La verità è semplice e amara: pochi e-commerce funzionano, e molti professionisti ci campano sopra vendendo illusioni.
Quindi il primo passo è trovare qualcuno di onesto che vi dica, senza peli sulla lingua, se la vostra idea ha senso.
(Magari vi dirà di no, e vi risparmierà migliaia di euro.)
Tenete bassi i costi, investite solo dove serve davvero.
La grafica spettacolare? No, non fa vendere (lo fa il prezzo, la fiducia e i servizi).
Il dropshipping? Spesso una trappola mascherata da sogno. Guardate il mercato: potete garantire prezzi competitivi, spedizioni rapide, assistenza clienti?
Hai ancora dubbi o vuoi un parere sincero (ma un po’ cinico)?
Scrivimi pure.
Sarò lieto di demolire il tuo sogno… e magari ricostruirlo su basi più solide. 😉